Allarme prevenzione: italiani poco attenti alla salute. Colpa della pandemia o della poca propensione alle cure?
L’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute condotta dall’istituto di ricerca Nomisma a inizio 2022 su di un campione della popolazione italiana stratificato per età (18-75 anni), ha dimostrato che il rapporto tra italiani e prevenzione è ancora complicato.
Il quadro che emerge è quello di una diffusa trascuratezza, con la pandemia che ha inferto un colpo significativo alla frequenza di visite ed esami specialistici per la prevenzione.
I dati della ricerca
La ricerca dimostra come solo un italiano su tre (33%) fa controlli regolari per monitorare il proprio stato di salute mentre per un italiano su due l’atteggiamento prevalente è quello di curarsi soltanto quando si inizia a soffrire di un disturbo o di una malattia (48%). Molti confessano di rimandare le visite quando hanno un problema trascurabile (46%), alcuni (13%) dichiarano esplicitamente che preferiscono farne il meno possibile. Il dato più incredibile è che il 54% degli intervistati dichiara di non aver mai svolto un controllo basilare come la visita dermatologica per la valutazione dei nei.
La pandemia ha poi ulteriormente abbassato il livello della prevenzione: negli ultimi due anni un controllo su cinque (20%) è stato annullato, e quasi uno su tre (29%) rinviato, per un totale di quasi una visita su due saltata o comunque ritardata.
Le analisi del sangue sono l’esame di prevenzione che ha subito maggiori annullamenti : quasi una volta su quattro (24%) questo controllo, fondamentale per la diagnosi di tantissime malattie, è stato rinviato o annullato.
Il 38% di italiani dichiara che ha fatto meno controlli negli ultimi due anni per evitare le strutture sanitarie (21%), a causa dei tempi più lunghi causati dalla pandemia (17%).
La speranza è che, tornati alla normalità con una maggior consapevolezza dell’importanza di un buono stato di salute, gli italiani facciano sempre di più della prevenzione una sana abitudine.
Di seguito un infografica riepilogativa dell'indagine condotta da Unisalute- Nomisma :