Ormai sempre più spesso gli eventi climatici estremi interessano anche zone del pianeta con climi temperati, lo scorso anno in tutta la penisola si sono verificati 148 eventi estremi. Ad aggravare questa situazione, la fragilità del nostro territorio che, nel 91% dei comuni, è a rischio di dissesto idrogeologico (Ispra, 2017), con più di 3 milioni di famiglie che vivono in aree ad alta vulnerabilità.
Uno strumento utile a conoscere le caratteristiche geomorfologiche dell’area in cui si abita è la "Mappa dei rischi dei comuni italiani" (Istat) che rende disponibile dati precisi sul rischio sismico, idrogeologico e vulcanico riguardanti gli oltre 8.000 comuni.
Una volta noto il livello di rischio naturale del nostro territorio dovremmo verificare lo stato del nostro edificio: capire ad esempio lo stato di conservazione del tetto, la tenuta degli infissi, la presenza di danni o crepe nelle facciate e nelle pareti interne, mantenere puliti gli scarichi delle acque. Però questo può non essere sufficiente per metterci al riparo dalle conseguenze di eventi disastrosi che spesso si verificano in maniera repentina e al di fuori del nostro controllo. Occorre essere più consapevoli sui rischi e sviluppare una cultura della prevenzione.
Sebbene per gli italiani la casa sia un bene prezioso - più del 70% vive in case di proprietà, rispetto al 51% dei tedeschi e al 64% dei francesi - le polizze a protezione della casa dagli eventi catastrofali rimangono agli ultimi posti tra le voci di spesa. Nel nostro territorio solo 1 abitazione su 50 è coperta da una polizza assicurativa contro gli eventi naturali. Decidere di stipulare una polizza assicurativa dotata delle giuste garanzie può invece limitare le disastrose conseguenze che tali eventi hanno sulla propria casa, permettendo di affrontarli in tempi rapidi e con maggiore tranquillità.
Contattaci o vieni a trovarci in agenzia per avere maggiori informazioni