Il nostro rapporto con la casa è sicuramente cambiato dopo l’esperienza unica e collettiva della pandemia da Covid-19
Da marzo la nostra casa ha rappresentato un luogo sicuro; viverla tutti i giorni, ventiquattro ore al giorno, ci ha fatto riscoprire il valore del tempo e dello spazio entro le mura domestiche ed ha fatto emergere anche nuove esigenze.
Uno studio di un sito italiano di riferimento per chi cerca casa e per i professionisti dell’immobiliare condotta nel mese di aprile 2020 ha mostrato che una persona su tre, dopo il covid, ha cambiato idea sulle caratteristiche della casa che vorrebbe.
L’esigenza di avere degli spazi esterni è la più sentita: il giardino privato è in cima ai desideri, il terrazzo è al secondo posto, seguito dalla luminosità degli ambienti e dall’esigenza di avere una casa più grande. Dalla ricerca è inoltre emerso che molte persone vorrebbero una cucina abitabile, delle stanze più grandi, la presenza di spazi per lo smart working, uno studio, più di un bagno e una bella vista.
Questi elementi dimostrano che siamo tutti determinati a trasformare la nostra casa in uno spazio che sia intimo, ma anche adatto ad accogliere gli altri, in un luogo confortevole dove poter svolgere attività anche molto diverse tra loro, dall’home fitness alle conference call e le cene con gli amici, anche nell’arco della stessa giornata.
Questo cambiamento non può non andare di pari passo con la crescita e il miglioramento delle garanzie a protezione degli inquilini e l’estensione della polizza assicurativa per il capofamiglia a copertura dei danni involontariamente cagionati a terzi. Inoltre, un aumento del valore della casa dovrebbe corrispondere a maggiori tutele contro, ad esempio, i rischi dovuti ad eventi catastrofali, furto e danni all’immobile e al suo contenuto che, anche grazie all'installazione di avanzati sistemi di domotica possono essere in parte prevenuti.
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