Il ritratto che il Censis ha fatto della popolazione italiana nel suo Rapporto sulla situazione sociale del Paese nel 2020 è alquanto preoccupante: Rimpicciolita, invecchiata, con pochi giovani e pochissime nascite.
I dati demografici sono davvero preoccupanti, tuttavia, tra gli indicatori che tengono, uno in particolare apre a possibili sviluppi positivi: le solide abitudini di risparmio.
In una situazione di recessione e di fronte al nodo demografico, la propensione degli italiani al risparmio appare una delle ancore di salvataggio di famiglie e singoli cittadini: destinando parte di questo tesoretto, personale e collettivo, a forme di previdenza integrativa è infatti possibile pianificare fin da subito un futuro meno incerto.
In merito a questo argomento, la cosa più importante su cui dobbiamo riflettere è che durante l’emergenza sanitaria, 16 milioni di pensionati hanno svolto il ruolo di “silver welfare” a supporto di figli e nipoti, facendo scoprire il valore sociale ed economico delle pensioni.
È chiaro però che si tratta di un ammortizzatore, non di una soluzione. Il sostegno di genitori e nonni non può rappresentare l'unico welfare.
È importante non farsi prendere dal panico e valutare, con l’aiuto di un consulente assicurativo di fiducia, la sottoscrizione di un piano individuale pensionistico che sia flessibile, personalizzato, che non risulti gravoso, ma che consenta di guardare al domani con lungimiranza e tranquillità.